Il Paradiso del Tintoretto “Celeste” nel Palazzo Ducale

John Ruskin e il Paradiso di Tintoretto

Il Paradiso del Tintoretto nella Sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale di Venezia

Il Paradiso del Tintoretto a Palazzo Ducale I colori dominanti degli abiti indossati dagli ospiti del Paradiso vanno dal cremisi al viola acceso, evidenziati da ombre che si stagliano su uno sfondo di luce che irradia tutto il dipinto.

Il famoso John Ruskin ammirò

“Questo oceano di volti che esprimono ogni forma di gioia perfetta, che ti fa sentire come se fossi in paradiso”

Immaginate l'Assemblea del Maggior Consiglio di Venezia seduta in questa immensa sala, di fronte al trono ducale e “questo oceano di volti” illuminato dalla luce celeste emanata dalla figura di Cristo che domina il riquadro centrale del dipinto.

Il Paradiso di Tintoretto : un dipinto ricco di ideali

Il Paradiso del Tintoretto nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale a Venezia

Il Paradiso del Tintoretto a Palazzo Ducale Questa folla di meritevoli beati rappresentava un magnifico modello di serenità e armonia per il Maggior Consiglio che governava la Repubblica di Venezia, sotto la presidenza del Doge.

La parola paradiso deriva dal persiano paridaiza, che significa giardino, recinto.

In origine, il paradiso era proprio “terrestre” era il giardino dell'Eden dove Adamo ed Eva vissero fino al giorno in cui ne furono cacciati perché avevano disobbedito a Dio commettendo il primo peccato il “peccato originale” che inaugurò la separazione dei loro discendenti (l'Umanità) dal Creatore.

Il Paradiso di Tintoretto è un Paradiso “Celeste”

Il Paradiso del Tintoretto a Palazzo Ducale Il paradiso del Tintoretto non è l'Eden della Genesi dove Dio li aveva collocati offrendo loro tutti i frutti della terra, ma il paradiso celeste promesso da Gesù Cristo ai suoi discepoli.

Non si tratta di un semplice abbandono di sé alla divinità, ma di un atto di fede, di una partecipazione alla gioia e alla pace eterne che trionfano sulla morte e sulla sofferenza.

Senza alcuna certezza sull'esistenza dell'aldilà, il Paradiso di Tintoretto è una visione artistica paragonabile al Salmo di Davide o al Paradiso di Dante.

Il Paradiso di Tintoretto nella Sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale di Venezia

Il Paradiso di Tintoretto a Palazzo Ducale Tintoretto conosceva perfettamente la differenza tra il suo dipinto del “Paradiso” come creazione puramente immaginaria appartenente alla storia dell'anima umana, e quello della “Crocifissione” (esposto alla Scuola San Rocco) che rappresenta un fatto reale, storico.

Per Tintoretto, come per Dante, il Paradiso dei Beati non era un mero futuro, ma la realtà presente di un'anima che sale verso il Divino.

Il Paradiso” illustra questa chiamata verso l'infinitamente perfetto.

Il Il Paradiso” rappresenta la realizzazione del desiderio di completamento che caratterizza l'essere umano, la realizzazione del suo “sogno di un'alba prima del sorgere del sole”.